Relazioni con capo

Come comunicare con il tuo capo

Chiara Perretti
Di Chiara Perretti. Aggiornato: 16 gennaio 2017
Come comunicare con il tuo capo

Nel mondo del lavoro, il capo è come una roulette russa: può essere aperto e disponibile, chiuso e irraggiungibile, amichevole, minaccioso, insomma ci sono possibilità infinite. Nel tuo ambiente lavorativo, potresti trovare un capo al quale fai fatica ad avvicinarti e da cui magari ti senti un po' intimorito quando devi parlarci. Per questo motivo, su unCome.it, vogliamo aiutarti con alcune chiavi fondamentali per sapere come comunicare con il capo in modo efficace.

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Passi da seguire:
1

In primo luogo, è importante che, ogni volta che vuoi comunicare con il capo, tu faccia attenzione al tuo linguaggio verbale e del corpo: ricorda di esprimerti in modo educato e di canalizzare le emozioni, ad esempio, se sei infastidito o non sei d'accordo con qualcosa, non dimenticarti che stai parlando con il tuo datore di lavoro e non con un amico. È fondamentale.

2

Cerca di parlare sempre con un tono cordiale e gentile, anche se in quel momento sei in disaccordo o infastidito.

3

Se il tuo capo è una persona troppo occupata e vuoi parlare di una questione specifica che non può più aspettare, ad esempio un conflitto di lavoro particolare, chiedi una riunione per poter chiarire la questione e far sì che anche lui (o lei) possa organizzare il suo tempo.

4

Prima della riunione, fai uno schema degli argomenti di cui vuoi, crea un elenco su un foglio per evitare di dimenticare qualcosa e tieni in considerazione l'ordine delle priorità da soddisfare.

5

Nel momento in cui esponi i tuoi punti è molto importante che ricordi cose come: assumerti la responsabilità dei tuoi errori senza dare la colpa agli altri, non parlare in modo ostile o troppo negativo delle procedure dell'impresa, parla dei vari colleghi con rispetto e cerca di essere il più obiettivo e meno emotivo possibile.

6

Nel tuo discorso non fare supposizioni su cose che non sai con certezza e non presumere che il tuo capo stia pensando qualcosa di specifico. Se hai un dubbio riguardo a qualcosa, chiedigliela direttamente e così eviterai di pensare cose che non sono vere.

7

Una volta terminato il tuo discorso, ascolta quello che ha da dire. È fondamentale in ogni discussione non interrompere l'altro: la dinamica della discussione deve essere parlare e ascoltare, se no qual è lo scopo?

8

Se pensi che ci sia qualcosa di sbagliato tra il tuo capo e te, è importante che tu gli/le chieda direttamente cosa si aspetta da te, nel caso in cui non ti sia chiaro. Ciò potrebbe contribuire a chiarire il quadro generale e a guidarti nella giusta direzione.

9

È anche importante non aspettare l'ultimo momento, ossia non aspettare che arrivi un momento in cui scoppi per parlare col tuo capo. A volte decidiamo di farci carico di compiti per i quali non abbiamo tempo per accontentare il capo, e questo atteggiamento alla fine ti danneggia solamente: riconosci le tue capacità e parla se ti senti sopraffatto dal lavoro.

10

Il tuo capo deve essere il tuo alleato, la tua guida, la persona che ti aiuta a portare a termine il tuo lavoro, non il tuo nemico o una fonte di preoccupazione. Per questo motivo, è importante che cerchi una comunicazione orientata verso la prima tipologia, non verso la seconda.

11

Quando comunichi con il capo, abbi fiducia in te stesso, non temere di dire ciò che pensi, ma fallo nel modo giusto e soprattutto lavora sull'intelligenza e la maturità emotiva, evitando gli impulsi e le parole di cui poi potresti pentirti.

12

Ricorda di fare un discorso professionale, di avere ben chiaro ciò che desideri comunicare e di mantenere l'ordine di idee. Lavora sugli aspetti da rafforzare in questa comunicazione per rendere il rapporto quanto più cordiale e gradevole possibile.

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Consigli
  • Controllare i tuoi impulsi, pensare prima di parlare e mantenere un discorso sul tono professionale sono le chiavi di una buona comunicazione imprenditoriale.

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1 commento
Sua valutazione:
Nicola
Mi rivolgo a voi per conto di mia moglie, che lavora come infermiera in un nosocomio milanese.
Talora ha problemi relazionali col proprio caposala, ed essendo abbastanza timida rinuncia spesso a confrontarsi con lui, pur avendo ragioni da vendere ma non osando farsi avanti per far valere le sue argomentazioni (legate soprattutto ai turni lavorativi, che talvolta non vengono distribuiti in modo omogeneo fra il personale di reparto).
Io cerco per quanto possibile di convincerla ad avviare un confronto, ma lei mi oppone semplicemente un laconico 'basta', dicendo che il lavoro è suo e non ammette interferenze di sorta : come posso sforare tale 'corazza' ? Quali altri suggerimenti, oltre a quelli che ho letto, potete offrirmi? Spesso si chiude in sè stessa e capisco che sta soffrendo per l'incapacità di dialogare col superiore, che non mi sembra poi così una 'bestia', come viene dipinto, ma con cui ci si deve confrontare pacatamente, senza patèmi d'animo ingiustificati.

Vi ringrazio, un marito seriamente preoccupato
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